Il MID (Magnetic Iron Detector) è uno strumento sperimentale unico al mondo installato nel Centro Regionale della Microcitemia e delle Anemie Congenite dell’Ospedale Galliera di Genova, diretto dal dr. Gian Luca Forni. Il Comitato Etico dell’Ospedale ne ha approvato l’utilizzazione.
E’ un apparecchio elettromedicale per la diagnostica non invasiva che serve per misurare la quantità di ferro e quindi anche l’eventuale sovraccarico presente nel fegato dell’organismo umano. E’ stato costruito da una equipe guidata dal Prof. Marinelli, che ne è l’inventore, nei laboratori I.N.F.N presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova.
L’Associazione Ligure Thalassemici Onlus ha attivamente collaborato, a partire da giugno del 2000, alla realizzazione dello strumento svolgendo una azione di reperimento fondi e di coordinamento fra l’INFN ed il Galliera. Tutte le patologie che necessitano di terapie trasfusionali, come la thalassemia, comportano inevitabilmente un accumulo di ferro negli organi interni in modo particolare nel fegato. L’accumulo di ferro ha una azione tossica sul paziente che, se non adeguatamente contrastata, porta alla morte. Questa determinazione, finora, veniva effettuata in modo cruento (biopsia epatica) oppure con metodiche non invasive ma con apparecchi oltremodo costosi e non sempre completamente affidabili.
Altre patologie, come l’Emocromatosi hanno trovato grande giovamento dall’uso del MID. Il successo nazionale ed internazionale di questo strumento ha convinto le parti interessate ad incentivare gli sforzi per giungere alla costruzione di un nuovo apparecchio dotato di marchiatura CE, adatto a lavorare in ambiente ospedaliero, e che costituisca un prototipo preindustriale che sia anche di interesse per aziende disposte ad occuparsi della sua diffusione commerciale.
Per questo fine sono stati ottenuti, dall’Associazione Ligure Thalassemici (A.L.T.)Onlus, alcuni finanziamenti da istituzioni ed enti benefici che consentiranno, in tempi molto ravvicinati, la costruzione del M.I.D.2
Nasce quindi una convenzione recentemente sottoscritta dai tre soggetti interessati a questa evoluzione, A.L.T. Onlus, Ospedale Galliera ed I.N.F.N, nella quale le parti hanno pari dignità di partecipazione e che riconosce la indispensabilità di ogni singolo partecipante alla buona riuscita dell’iniziativa. Fino ad ora l’interesse principale dei nostri ricercatori è stato, ovviamente, focalizzato sulla thalassemia e sulle determinazioni sul fegato. Già patologie diverse da questa ne richiedono l’uso. Per altre e su altri organi non si esclude la possibilità di impiego; occorre naturalmente impostare una ricerca sistematica adeguata.
A.L.T. Onlus che ha già investito in questa impresa una cifra molto rilevante, superiore ai 200.000 euro, si impegna con questa convenzione ad impiegare altri finanziamenti che costituiranno la riserva di cassa, conditio sine qua non, per procedere alla fase evolutiva del M.I.D.2. Ospedale Galliera ed I.N.F.N impiegheranno nell’impresa il know how in loro possesso per ottimizzare i processi ed ottenere, in breve tempo, la produzione dello strumento.